Sottotitoli per non udenti

Sottotitoli per non udenti

Sottotitoli per non udenti

Il testo sottotitolato è la riformulazione di un testo parlato conformemente ai parametri del codice scritto.

Tale procedimento di riscrittura avviene di fatto in due tempi: ascolto del sonoro; stesura/trascrizione del testo sottotitolato (un sottotitolo può essere la verbalizzazione di un evento sonoro non verbale: suono, rumore…

Questo testo di seconda generazione è un oggetto grafico che va a collocarsi all’interno di un contesto visivo – la situazione, l’azione, il teleschermo- con il quale stabilisce un rapporto di complementarità E di completezza di senso. Dal punto di vista linguistico è rilevante notare la necessità di riferirsi al contesto situazionale nel quale il testo sottotitolato viene prodotto: non basta leggere un sottotitolo, bisogna vederlo. Nel processo di scrittura del testo l’operatore ha a che fare con informazione proveniente da diversi materiali:

testo parlato, contesto sonoro, contesto visivo entro il quale il testo viene formulato.

Prima di affrontare il testo è innanzitutto opportuno avere un’idea di insieme del programma da sottotitolare, prendere quindi visione dell’intero programma al fine di valutare le soluzioni idonee all’edizione. Identificare il fruitore tipo in considerazione del genere e delle fasce orarie di presentazione; cogliere lo stile generale di racconto, individuare i personaggi principali per l’attribuzione di colori-guida. L’operatore dovrà tenere conto di innumerevoli “leggi non scritte”, avrà priorità, necessità e regole da seguire.

Il lavoro del sottotitolatore presenta inevitabilmente un margine di discrezionalità che ogni operatore assume come responsabilità personale, avendo come obiettivo la massima leggibilità di un testo, ovvero il raggiungimento della fascia d’utenza.

Brevemente e in modo sintetico, ecco alcuni aspetti del lavoro di sottotitolazione per non udenti ai quali l’operatore dovrà attenersi:

Adattamento.

La riduzione può intervenire sul vocabolario, sulla morfologia, sulla sintassi. Si preferiscono parole semplici, brevi, univoche, uso moderato di pronomi e preposizioni, frasi semplici, periodi brevi, ordine degli elementi…

Lunghezza- durata.

Posto che il tempo necessario a enunciare una frase, un discorso è generalmente inferiore al tempo ritenuto sufficiente a leggere lo stesso, sottotitolare significa imporre limiti temporali e spaziali a un testo, quindi operare nella maggior parte dei casi una riduzione. Il primo passo allora sarà valutare quali aspetti siano primari, irrinunciabili, e quelli secondari.

Gli strumenti a disposizione sono molteplici. Accanto al mezzo linguistico, riformulazione del testo, possiamo intervenire sulla lunghezza e/o sulla durata di un sottotitolo.Lunghezza e durata sono valori correlati.

Lingua .

Produrre un testo, come capire un testo, comporta difficoltà su piani diversi: lessicale, grammaticale, morfologico, sintattico, testuale inferenziale (capacità di creare collegamenti), di contenuto…

Il lessico.

Finché ci muoviamo nell’ambito di linguaggi non specializzati, è generalmente possibile sostituire in modo adeguato una parola ad un’altra ( quindi questo non avverrà nei documentari, nei dibattiti, nei talk show con argomenti specifici e specializzati…) E ancora, bisogna tener conto della:

Gestualità.

La cosiddetta spontaneità del parlato ha una precisa spiegazione nell’assenza di progettazione del testo,la quale dà luogo a un uso ristretto del codice (scomparsa del predicato, enunciati incompiuti, riduzioni dei tempi e dei modi, riduzione e ripetizione lessicale…) e a un frequente ricorso al contesto situazionale,gesti per indicare oggetti e/o sensi. In questo caso il lavoro dell’operatore è quello di integrare o completare nella dimensione scritta ciò che nel parlato risulta equivoco, incompleto, improprio, demandato al non verbale-intonazione, espressione, gestualità , contesto- o del tutto mancante.

Azione.

Quando l’informazione non viene codificata verbalmente il sottotitolo è in debito d’azione, la lettura si completerà solo attraverso la visione. L’operatore dovrà inoltre tener conto di altri innumerevoli aspetti tra i quali: Sonoro .Punteggiatura. Intonazione. Dialetto, gergo… Incompletezza del parlato, volume, citazioni, canti, poesie, forme colloquiali, ripetizioni, humor, rapporto testo-immagini, dialetto, incisività…

Parte dei testi riportati sono tratti da:

SCRIPTA VOLANT_la rai per i sordi_

Rai Eri

Lo Studio Calabria ha contribuito alla realizzazione del libro